Ciao carissimi lettori! Accompagnamo il primo episodio del nuovo ciclo di podcast “Uno SPAZIO per TE” con questo articolo!
Ognuno di noi è chiamato a fare spazio.
Fare spazio alla Vita.
Ognuno di noi è chiamato alla fecondità.
Ad essere padre e madre.
Ognuno è chiamato a custodire un figlio, un sogno, un disegno.
Custode di una storia di un Altro!
Così abbiamo sottotitolato la nuova sezione di “Un corpo mi hai dato“! Nel Marzo 2016 abbiamo iniziato a mettere i nostri mattoncini per costruire insieme a Dio quello che sentivamo essere una chiamata specifica nel nostro ambito professionale: unire le nostre competenze di fisioterapista ed ostetrica per metterci a servizio INSIEME della famiglia, della coppia e di tutte le persone che volessero prendersi cura di sé e dei proprio corpo a livello globale.
L’unico “problema” qual’era? O qual’è, anche oggi, se ce lo dimentichiamo…che questo “globale” doveva prendere un’identità precisa. Nel campo della salute è ormai abusato…e anche noi stessi, sentendone parlare ovunque e da chiunque, abbiamo dovuto per forza entrarci meglio dentro. Yoga, meditazione, medicina cinese, medicina tradizionale, medicina alternativa, concetto biopsicosociale, osteopatia, chiropratica, prana, ayurveda, meridiani, agopuntura, terapie innovative, ecc. ecc. ecc…. veramente di ogni, tantissimi nomi, tantissime tecniche, tantissimi maestri. ognuno con elementi e concetti affascinanti, e molto spesso anche giusti, studiati, provati. ma quindi…da dove prendere? Dove sta la verità? Dove vogliamo andare noi? Quali e dove sono o potrebbero essere i pericoli, gli sbandamenti, le menzogne? Di chi fidarsi?
Ecco che, in questi 6 anni di lavoro, la consapevolezza è cresciuta, le esperienze fatte sono aumentate, i racconti dei pazienti hanno svelato tantissime altre sfumature. perciò siamo qui oggi, sempre nel periodo primaverile, a veder spuntare i primi fiorellini di quella chiamata iniziale sentita e percepita.
Uno SPAZIO per TE
Cos’è questo SPAZIO? E chi è questo TE?
Uno spazio è un luogo, una casa, un nido. Serve per far crescere qualcun altro, qualcos’altro.
Se noi facciamo spazio a qualcuno o qualcosa significa che stiamo togliendo un po’ del nostro spazio, che stiamo condividendo la nostra casa.
Perciò è uno spazio che chiede rinuncia per un bene più grande, per una nuova vita che arriva.
CREARE UNO SPAZIO FISICO, EMOTIVO E SPIRITUALE.
È parte di noi che si compromette, si spezza, si divide, si svuota per farci entrare altro.
È proprio questa nuova vita, questo altro, quel “te” a cui ci rapportiamo, e con questo podcast gli diamo un’identità, il corpo, che si ramifica sempre nei “soliti” 3 punti:
1. È il tuo corpo: tu e il tuo corpo siete in comunicazione. Il tuo corpo ti manda segnali, ti dice qualcosa ogni giorno, e tu rispondi. Puoi scegliere se, come e quanto rispondere. Puoi decidere se, come e quanto lasciargli spazio.
2. È il corpo dell’altro/a: in una coppia è il corpo del partner, del fidanzato/a, dello sposo/a. Nelle relazioni che intratteniamo ogni giorno, è il corpo di chi incontro. Per i genitori o i consacrati o chi ha responsabilità educative, è il corpo dei propri figli, biologici o spirituali o acquisiti.
3. È il corpo di Cristo, che è IL CORPO per eccellenza, donato a noi per Amore. Quella Chiesa nella quale camminiamo, cresciamo e alla quale ridoniamo tutto quanto abbiamo ricevuto!
A questo punto vediamo come questo SPAZIO e questo TE possono, in realtà, diventare la stessa cosa.
Perché è proprio il mio corpo il luogo da compromettere, lo spazio da donare, la casa da dividere…e facendo entrare nel mio corpo il corpo dell’altro divento una sola carne con l’altro, come due sposi nell’atto sessuale e come si sono promessi nel matrimonio. Se faccio entrare il Corpo di Gesù in me divento sempre più lui. È una compenetrazione.
“Siete tutti ladri, ragazzi miei, non ho più il mio cuore, ce l’avete voi, ma non mi interessa, da quest’oggi in poi, ogni mio respiro sarà per voi” (Giullare dei campi, canto Don Bosco)
Dipende sempre da noi, dalle nostre scelte, da quanto lasciamo che questo nostro spazio sia intaccato, intriso, attraversato, compromesso, riempito dal corpo dell’altro, dalla novità che irrompe nella mia vita, dalla vita stessa che chiede di possedermi! Proprio come ha fatto Gesù con noi, per noi:
Ora, mentre essi mangiavano, Gesù prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede ai discepoli dicendo: «Prendete e mangiate; questo è il mio corpo». Poi prese il calice e, dopo aver reso grazie, lo diede loro, dicendo: «Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue dell’alleanza, versato per molti, in remissione dei peccati. Io vi dico che da ora non berrò più di questo frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo con voi nel regno del Padre mio».
Matteo 26:, 26-29
Perciò, perché questo podcast? Perché prendersi questo “spazio per te”?
LA RELAZIONE È LA COLONNA PORTANTE.
Per recuperare il valore della relazione, dell’incontro, dell’abbraccio.
Contemplare le leggi del corpo, strumento primo di comunicazione, prossimità, dialogo.
Contemplare, come ci ha ricordato Padre Giovanni Marini, ad Assisi, 10 anni fa, nel corso fidanzati che abbiamo stracitato e che avevamo già toccato nel primo percorso che abbiamo fatto “Àmati! Smetti di far del male al tuo corpo!“: “molti studiano il corpo umano e le sue mirabili prestazioni, ma pochi si fermano a contemplare, lodare, ringraziare il Creatore per tanto prodigio (riprendendo il salmo 138)…Francesco d’Assisi ha composto il Cantico delle creature, tu devi comporre il cantico della creatura”.
Venendo da due anni di distanziamento, mascherine, giudizi, divisioni…abbiamo tutti bisogno di tornare al corpo, al suo movimento, le sue dinamiche, le sue interazioni.
Tempio dello Spirito Santo, custode dell’anima, nella quale incontrare Gesù e la Sua luce, come raccontiamo nell’altro ciclo di podcast, i prepper dell’anima.
Siamo tutti coinvolti nei “pocci” relazionali che abbiamo combinato e che stiamo combinando!
E, così, oggi, SIAMO TUTTI CHIAMATI A STIMOLARE LE RISORSE DA DENTRO.
Nel suo essere concepito, nel suo crescere, nel suo comunicare, nel suo esistere, nel suo ammalarsi, nel suo potenziale, in tutto ciò che è, il corpo è la porta d’accesso per andare là in fondo, nella tua anima, incontrare la Vita Vera, e risalire verso il Cielo, verso il Padre, verso Colui che l’ha creato proprio così questo corpo, questo spazio! e ciò che IL TUO CORPO; proprio adesso, può tirare fuori, può mettere in campo, può giocare nella realtà…è unico e irripetibile! Solo tu puoi stimolarlo e lasciarti stimolare!
Perciò qui ci lasceremo ispirare dallo Spirito Santo e dalla nuova gravidanza che ci è affidata per parlare non di salute, benessere e cura del corpo fine a sé stessi, come idolo, come mèta della vita, come obiettivo per essere felici e capire tutto dell’esistenza nostra e degli altri…ma di santità dentro alle leggi della fisiologia (e di conseguenza anche della patologia) …ridonando quanto abbiamo studiato e sperimentato nei nostri lavori.
NON CI SONO TECNICHE, CI SEI TU, CI SIAMO NOI.
È un ciclo che è estremamente connesso e amalgamato con i prepper dell’anima e con Into the Womb, la gravidanza immaginaria nell’utero nell’utero di Dio, nel quale abbiamo già iniziato a dare pillole di embriologia, anatomia ecc…
Uno richiama l’altro perché non possiamo essere spazio se prima non ci riconosciamo noi figli che hanno bisogno di spazio nel Padre che ci nutre.
Prima nasciamo e rinasciamo noi, e poi potremo far nascere altri o altro.
Into the Womb terminerà nei giorni in cui ricordiamo Giovanni Battista (24 Giugno)…è segno e simbolo dell’apriporta, del spianare la via per l’incontro con Gesù…Giovanni apre la strada a Gesù, è predecessore…e abbiamo sorriso quando abbiamo collegato il fatto che questa nuova gravidanza per noi arriva circa 6 mesi dopo l’inizio di Into the Womb…proprio come Gesù e Giovanni. infatti Maria va da Elisabetta quando “era il sesto mese per lei“…e la gravidanza di Elisabetta, miracolosa perché “era detta sterile“, è segno per Maria che le promesse di Dio vengono mantenute e scrivono cose nuove! Perciò ci siamo detti che questo bimbo/a, così come questo “spazio per te” che sta generando, sono un po’ il nostro Gesù, il frutto di quello che Into the Womb ha aperto finora e aprirà!
L’altro parallelismo è che nascita al cielo e nascita in terra sono legate. Abbiamo una sola vita e nascita e morte sono due passaggi.
“Dal seno della madre, al seno della madre terra: il corpo mortale è plasmato, trasformato. Diventa un corpo spirituale, chicco di frumento posto nel terreno, per dare vita a nuovi frutti.” (dal libro “Non si muore, si nasce due volte” di Valentino Salvoldi)
È tutto concatenato, abbracciato all’interno del progetto “un corpo mi hai dato”, come abbiamo scritto nella pagina scoprici del nostro sito:
Corpo come casa che ogni giorno siamo chiamati ad abitare in pienezza e nella tua unicità di figlio amato dal Padre. Corpo come pane spezzato per condividere l’Amore sperimentato con i fratelli in Gesù. Corpo come Corpo di Cristo, la Chiesa, come famiglia dove nutrirsi del Pane della Vita. Un corpo che nasce, cresce…e rinasce!
Affidiamo questo podcast a San Giovanni Paolo II, per questo iniziamo oggi, 2 Aprile, giorno della sua nascita al cielo. a lui che di corpo, amore e responsabilità, se ne intende e ci ha lasciato un grande patrimonio dal quale sicuramente attingeremo! è per noi, infatti, un’occasione anche per questo: prendere bene e sempre meglio in mano i suoi scritti.
Speriamo e preghiamo che questo spazio che prendiamo per noi e con voi sia come essere un po’ sul Tabor, come Pietro, Giacomo e Giovanni che sono lì con Gesù, lo vedono trasfigurato nel suo corpo e Pietro dice “Maestro, è bello per noi essere qui” (Lc 9, 33), che abbiamo ascoltato nella seconda domenica di Quaresima. Ecco, in compagnia di Gesù che ci mostra un volto trasfigurato dalla grazia e ci insegna a noi a farlo: vedere il nostro corpo sotto uno sguardo nuovo, trasfigurato.
Continueremo a stare davanti alla piccola luce della candela, come ne i prepper dell’anima, come segno di questa compagnia di Gesù: stare alla Sua luce, far illuminare a Lui tutto ciò che andremo a toccare insieme! La luce interiore, ne i prepper dell’anima, e la luce sul corpo qui in questo spazio! Perché
Alla tua luce vediamo la luce
sal 35
A presto! Non dimenticatevi una cosa importante: pregate per noi! Grazie!
Lele&Mery&co
PS: nell’articolo successivo alcuni approfondimenti sugli ultimi sviluppi del progetto e su come potete aiutarci a portarlo avanti!