Corpo come casa, pane, chiesa!

Cosa significano queste 3 immagini riferite al corpo che danno struttura, forma e contenuto a questo progetto?
A Gennaio 2022, nel bel mezzo del percorso “Into the Womb”, dopo una S.Messa Domenicale e, in particolare, dopo aver sentito l’omelia del sacerdote, la Mery ha avuto questa intuizione: Gesù si fa pane per noi, si spezza, si lascia mangiare, dona il proprio corpo per farci tutti suoi, innestati in Lui per formare la Chiesa, la grande casa dove tutti siamo accolti e tutti possiamo accogliere. Perciò, quel corpo di cui parliamo, che ognuno di noi ha e che ci rimanda a Cristo, è esso stesso tutte queste cose: casa, pane, Chiesa.
Ecco che allora è nato tutto questo lavoro “ciclico” attorno alla parola “corpo” e che qui vorremmo illustrarvi meglio, per fornirvi maggiori strumenti di comprensione di questo linguaggio essendo quello che usiamo per proporvi percorsi e contenuti.

Questa prima immagine ci riporta alla nostra esigenza di un primo contatto con sé, trovare la propria identità di figlio di Dio, abitare la propria casa. Entrare nel proprio intimo per scoprire il Verbo incarnato, ricevere quella Parola personale e incontrare il Padre. È il primo annuncio, la base di tutto: ricevere in dono sé stessi! Se riprendiamo il discorso del Santo Padre a Loreto rispetto ai giovani: è il tempo dell’ascolto della Parola, di quel progetto che Dio ha in mente per me.
La casa di Dio sei tu e perciò da dentro di te devi partire, dalla tua storia, per metterti in ascolto di ciò che Lui desidera dirti per portarti alla vita piena, alla vita che ogni cuore cerca: la vita di Figlio amato! E’ il narrare e il (ri)percorrere la propria storia per prepararsi all’incontro con lo sposo!

In questa seconda immagine ci troviamo dentro alla nostra esigenza dell’attesa, dell’incarnare nella propria vita la Parola ricevuta, masticarla e assumerne maggiore consapevolezza. È il tempo del vivere la gestazione vera e propria. Rinascere nel grembo di Dio per far rinascere quel bambino che è in me, conoscere il Figlio e sperimentare la prima realtà della genitorialità, della responsabilità verso qualcuno, di essere pane che si spezza per gli altri. È il tempo del discernimento, del mettersi alla prova e mettere alla prova la propria capacità di amare, per aprirsi alla Vita Nuova nello Spirito.
Dopo che ti sei riconosciuto casa per il Signore e hai accolto l’invito a “partire dall’umano”, da ciò che ti tocca ogni giorno, dalle tue debolezze e fragilità insieme alle tue gioie e potenzialità…puoi decidere se aprirti alla relazione come Dio fa con noi.

Noi umani siamo esseri trinitari: corpo, spirito e psiche. Queste tre dimensioni ci parlano ogni giorno del Mistero di Cristo, che si è fatto Dono tramite un corpo come il nostro.
Tre dimensioni che si abbracciano, scandiscono il ritmo del nostro essere e ci raccontano la nostra specifica vocazione! Questa è la nostra mèta ed è per questo che esiste in noi una terza esigenza: quella dell’Oltre, del sentirsi parte di un Corpo ancora più grande, membro vivo di un Mistero che non ha mai fine. È il tempo della esogestazione, dell’essere inserito nel mondo in comunione con le altre membra grazie allo Spirito Santo, per camminare insieme verso il Regno di Dio. È il tempo dell’essere non solo genitore ma vero padre e vera madre, secondo la Sua paternità, per abbracciare i figli spirituali che Dio mi dona sulla strada. È il tempo della decisione, del chiudere il cerchio, del compimento della promessa iniziale. È la mia vocazione per la Chiesa.
Perciò sono 3 immagini dalle quali sono sorti i percorsi e i podcast che vi abbiamo citato, per metterle in pratica una per una, ma che rappresentano anche i 3 trimestri di cui ogni percorso è composto!
MMM…un pò di confusione eh?? Non temere! Proviamo a spiegarti meglio, abbiamo ancora qualcosa per te…
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