Ciao amici!
Eccoci alla chiusura della seconda settimana d’Avvento, nella quale ci siamo lasciati guidare dalla figura di Giovanni Battista, un uomo essenziale che ci riporta all’essenziale!
Non è sufficiente accendersi, entusiasmarsi, partire…nell’attesa ci sta la preparazione.
La vera casa che dobbiamo preparare è il nostro corpo, quel santuario che Dio vuole costruire e addobbare alla perfezione con noi!
Eh già, perché dopo esserci accesi di desiderio e aver percorso la prima settimana d’Avvento con lo sguardo alla meta, a quell’Amore che nascerà in noi e per noi, in questi altri 7 giorni siamo entrati più nel vivo.
Oggi, più che mai, abbiamo bisogno di CALORE. Calore del corpo, calore del cuore. Gesù sta per nascere e lo farà in una grotta. Non è un hotel a 5 stelle, eppure nasce lì…perché tutto quello di cui ha bisogno il neonato è il corpo della mamma.
Quel corpo…è il nostro corpo! Sì, anche noi, tante volte, non ci sentiamo e non siamo un hotel a 5 stelle…eppure Gesù nasce qui, dentro di me, dentro di te, dentro quel fratello che non sopporti, quell’amico che ti ha ferito, quella persona che non stimi minimamente. Gesù sceglie me, te, lui e lei. Gesù bussa alla porta del mondo, del tuo mondo. Come un neonato, ha bisogno di pelle, calore, apertura e con la sua inspiegabile bellezza, con piedini delicati e occhi magnetici si fa spazio, scala la nostra nudità.
Come accogliere questa nascita e questo Dio bambino?
Spogliandosi. Mettendo a nudo la nostra pelle. Mettendo a nudo il nostro cuore.
Prendendoci uno spazio, una piccola grotta, nascosta, silenziosa, dove accogliere nudi un Dio nudo. Abbiamo il coraggio di lasciarci parlare così intimamente da Dio? Di lasciarci guardare con purezza, occhi negli occhi? Vogliamo sentire sulla nostra pelle il Suo Amore e il Suo Calore?
E se fossimo noi quel neonato accolto con incommensurabile Amore dal Dio dell’Amore?
In questa settimana sono state queste le domande, le provocazioni, gli spunti per il lavoro su di sé. E possiamo dire di aver davvero sperimentato il calore. Ci siamo spogliati; abbiamo lasciato carta bianca al Signore, come Maria, nella sua festa di Martedì, che ha detto il suo Si; ci siamo sentiti fragili e nella difficoltà abbiamo incontrato un papà che ci ha coccolato e ci ha fatto sentire il Suo calore; abbiamo provato a raccontare in poesia le parole non dette del linguaggio del corpo.
E, grazie alle vostre risposte (che trovate in fondo all’articolo), abbiamo visto come il calore si è incarnato nelle vostre vite, nelle vostre faccende quotidiane, nel vostro godere di momenti speciali.
Ci ha fatto riflettere come sia emerso dalle vostre condivisioni il rispetto e la delicatezza verso il corpo, proprio e altrui, perché questo ci parla esattamente di quel santuario che Dio costruisce in noi, nel quale vuole vivere, come avevamo visto insieme nel nostro secondo passaggio del percorso “Àmati! Smetti di far del male al tuo corpo!” (riferimenti: https://youtu.be/H7ukLCefeIs e https://uncorpomihaidato.com/il-tuo-corpo-e-un-santuario/ ).
Calore è avvolgere, calore è rispettare, cioè accogliere l’altro lasciando che sia!
Perciò, per voi….”Come il corpo è CALORE?”

Abbracci, pensieri, cibo preparato e tutte le faccende domestiche per tenere la casa in ordine e accogliente
Il corpo in un abbraccio è calore, il corpo nel rispetto reciproco è calore
Il corpo è calore, dà calore quando lo custodisco pulito, sano, e mi prendo cura di lui e permetto agli altrI di accostarlo. Grazie
La mano che accarezza il volto amato
Portando in grembo, abbracciando, sorridendo, accarezzando, ascoltando
Quando avvolge la fragilità con il manto della tenerezza!
Quando ama e protegge
In un abbraccio!!
Il corpo è calore quando torno a casa dopo 5 ore di scuola, in aula, con finestre aperte e senza riscaldamenti, e trovo il mio fidanzato lì che mi aspetta per abbracciarmi
Quando resiste alle avversità e sente ancora la presenza di Dio
Quando nel silenzio ama con gesti semplici
Come sempre GRAZIE e pronti per il prossimo passo: dopo esserci spogliati, siamo pronti a lasciarci rivestire da Dio?
A domani!
Emanuele&Marianna