Lasciati definire solo da Dio!

“Sii te stesso!”

“Lascia perdere quello che dicono gli altri, pensa a te stesso!”

“Il lavoro? Beh, l’importante è che ti piaccia!”

“Fai quello che ti rende felice!”

Bla bla bla…quante volte ci siamo sentiti dire così? Quante volte aspiriamo alla felicità e in realtà non sappiamo nemmeno cos’è? Quante volte rincorriamo sogni di una vita con la speranza che questi, poi, risolveranno tutti i nostri problemi? Quante volte lasciamo che questo o quello….definiscano chi siamo o chi dovremmo essere?

La soluzione non ce l’ha nessuno, la ricetta non esiste. Il punto è quello: noi cerchiamo chi ci dia la risposta assoluta, fatta, finita. È questo che non ci porta alla meta, in fin dei conti. E finiamo inevitabilmente in delusioni su delusioni.

Peggio ancora. Diciamo “Beh, se Dio esiste, allora perché mi lascia in questo tunnel senza uscita? Se davvero è Dio e può tutto, forza, vogliamo vedere roba buona!!”. E ce la prendiamo con Lui se nulla cambia, se continuiamo a sguazzare in ciò che non ci rende realizzati, PIENI.

«Tu che distruggi il tempio e lo ricostruisci in tre giorni, salva te stesso! Se tu sei Figlio di Dio, scendi dalla croce!». (Mt 27, 40)

Dare la colpa a Dio è un gioco che facciamo spesso e volentieri. Perché? Perché ogni uomo è chiamato dal Cielo, ogni uomo tende al Cielo, ogni uomo ha in sé un qualcosa che lo porta a guardare più su del suo naso, a sperare nell’insperabile, a credere nell’impossibile. La vita terrena non sfama mai abbastanza, siamo continuamente…insoddisfatti. Perché?

Ma come perché???? E fino ad adesso dove sei stato, tu che scrivi??? C’eri con noi nel percorso?? Hai sentito cosa ci ha comunicato l’Altissimo??? Lui ABITA in noi, DIMORA nel nostro corpo!! Noi SIAMO DIO STESSO se lo lasciamo parlare e agire in noi!

“Non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me.” (Gal 2, 20)

È questa la natura dell’uomo, è questa la nostra natura! È questo che ci rende sempre tesi verso un di più, che ci fa incolpare Dio o lodare Dio, per tutto! Anche chi è ateo, se si ascoltasse veramente nel profondo, troverebbe un qualcosa, una ragione per la quale sta vivendo e alla quale punta. E anche quando bestemmiamo o chiamiamo Dio invano…stiamo comunque nominando Lui! Lui è sempre presente, comunque. Non lo possiamo cancellare, mai, anche quando ci convinciamo di non credere a nulla, di bastare a noi stessi. A un certo punto arriviamo tutti a sbattere contro al fatto che tutto ciò che è qui, tutto ciò è terreno, tutto ciò che è FINITO…non ci colma.

E allora vorremmo soltanto uscire da noi stessi, uscire dal nostro corpo, non sentire più quell’insopportabile senso di vuoto, che ci porta a cercare compensazioni temporanee…che diventano vizi…malattie…

Vorremmo distaccarci da quella carne che ci ricorda ogni giorno che da soli siamo tristi, che ci manca qualcosa…vorremmo staccare da noi il nostro corpo mortale e trovare un paradiso terreno, subito, adesso, senza fatica.

È qui che arriva Dio, il vero Papà, con una parola che spiazza tanto è attraente:

“Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dalla terra d’Egitto, dalla condizione servile” (Es 20, 2)

Bam.

Cavolo, proprio quella. Una schiavitù! Mi sento schiavo in questo mio corpo, mi sento legato, intrappolato. Allora sei Tu, davvero, che mi fai uscire?

“Si, io ti faccio uscire da questa schiavitù, se lo vuoi. Ma attenzione! Non devi uscire dal tuo corpo, dalla tua insoddisfazione…non devi disprezzarla! Non devi “creare il vuoto dentro di te”, non devi “respirare 100 volte a occhi chiusi e aspettare di sentire che stai andando al Cielo, aspettare di vederti lievitare da terra”…non c’è Yoga o meditazione trascendentale che ti porta in una dimensione parallela a renderti felice…perché Io Sono. Io Sono Dio. E sono proprio lì, dentro di te. Ti faccio uscire dalla schiavitù che senti soltanto se ascolti la mia voce in te, se entri talmente dentro a ciò che vivi e percepisci da AMARE quel vuoto e DESIDERARE di colmarlo davvero! Non ascoltare altre false campane perché

“Non avrai altri dèi di fronte a me.” (Es 20, 3)

Insomma, qui Dio fa sul serio. Inizia così per poi lasciare altre Parole, le famose 10, i 10 comandamenti che spesso vengono confusi con delle norme rigide, dei divieti, dei giudizi da parte Sua verso di noi, poveri buoni a nulla. Per quello, poi, ce la prendiamo con Lui. Sbagliamo proprio da qui! Dio, con queste parole, non ci vuole giudicare, ci vuole portare fuori dalla schiavitù, renderci liberi, cioè VERAMENTE noi stessi! Per farlo, però, ci chiede la nostra parte, il nostro sì, il nostro “Eccomi”…e non è indolore.

Noi siamo qui, dopo 10 giorni di permanenza nella nostra nuova casa. Abbiamo cambiato non solo casa, tutto. Regione, stile di vita, ritmi, gestione del tempo, dei figli, di noi stessi…o meglio, stiamo cambiando. Siamo nel flusso, ci stiamo lasciando travolgere da questa trasformazione, da questo cambiamento che il Signore ci ha invitato a seguire. Tramite un discernimento di circa un anno siamo arrivati a questa scelta e, possiamo dirlo, è una scelta per Amore. Nient’altro. Perché solo noi e Dio sappiamo cosa stiamo vivendo qui. Ci sentiamo davvero il popolo d’Israele in uscita dalla nostra terra e schiavitù, pellegrini verso una terra sconosciuta, come Abramo. Possiamo unire e condividere vari fattori che ci hanno portato qui, però sono tutti riassumibili lì, in 2 parole: Per Amore.

Abbiamo sentito in noi, tramite i segnali che il nostro corpo ci stava inviando, i nostri sentimenti, i nostri volti, le nostre parole…i nostri vuoti di cui parlavamo all’inizio…una chiamata. Una chiamata a lasciarsi prendere per mano da Dio verso una terra sconosciuta. E non si parla solo del luogo fisico (davvero a noi sconosciuto!), ma del luogo interiore, del proprio cuore, del proprio corpo. Mettendoci in questo cammino siamo in cammino verso la conoscenza piena di noi stessi, verso ciò che Dio pensa di noi! Verso ciò che Lui ha in mente per noi!

È questo passaggio a non essere indolore. Perché lasciare ciò che siamo stati finora, mettere in discussione quei condizionamenti che, volenti o nolenti, ci siamo ritrovati…fa male. Ci stiamo lasciando rivoltare come calzini, purificare, destrutturare…per essere ristrutturati. E, quando si restaura, si sa, o almeno si spera, si vuole rendere qualcosa nuovo per lasciare il vecchio.

Mentre viviamo questi giorni e mentre scriviamo queste righe, vengono in mente miliardi e miliardi di versetti della Bibbia…questo ci fa sentire nelle Sue mani. Questo ci sprona a guardare avanti senza paura di scoprire cose nuove, in noi, di noi. E fuori di noi.

Ci è stato detto “Se voi siete casa allora tutto il resto va“. È proprio così. Questa è la nostra chiamata ora. Incarnare a pieno l’essere casa di Dio, l’essere corpi di Dio, al Suo servizio! Incarnare a pieno che “Un corpo mi hai dato” per seguirTi, vero Re! E infatti, poi, non importa più se siamo finiti in una casa con mobili che non ci piacciono, in un posto che non ha certi comfort come li avevamo prima…perché se Dio è con noi e in noi…cosa conta il resto?

Certo, c’è il mare ipermegameraviglioso, un clima nettamente migliore, ecc ecc ecc….ma non è per questo che siamo qui. Siamo qui per Dio e per imparare a lasciarci definire solo da Lui!! Quando cerchi Cristo e ti metti alla Sua sequela, è inevitabile dover potare per portare frutto, dover distinguere l’uomo vecchio da quello nuovo. In Cristo siamo creature nuove, non c’è niente da fare. L’ha detto Lui!

Perciò, cari!! Seguiteci in questo cammino, apriamo tutti insieme la Bibbia, quella Parola che sfama sul serio, fino alla fine del nostro stomaco e oltre…ce ne sono di passi da scrutare!! Esodo 20, Matteo 23, Isaia 42…quelli citati nel video https://youtu.be/MqoPcIcGq1M …ma poi lo Spirito Santo ispira!!

Lasciamoci ispirare, lasciamoci guidare, lasciamoci travolgere dalla rivoluzione che il Signore ha in mente per noi! Sempre e comunque, con un solo mezzo, un solo strumento di ascolto e risonanza: il proprio corpo! In esso Dio ci parla, in quella voce della coscienza più profonda, in quel disagio che diventa ulcera, prurito, fame nervosa…in quella non accettazione costante delle proprie curve…come, anche, in quella fantastica pace che viene dopo aver compiuto un atto che va esattamente nella direzione della Volontà di Dio PER TE!

Grazie del vostro sostegno e delle vostre preghiere!!! Lo sentiamo tanto!! Da soli, non ce la faremmo, siamo molto onesti!!

Vi vogliamo bene, a presto!

Lele&Mery&co

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