Vi riportiamo qui di seguito la lettera che ha scritto la mery e che ha letto alla fine della diretta del 09.01.22, “Questo per voi il segno”: le tenebre che salvano, dedicata al nostro primogenito samuele giovanni nel giorno del suo quinto complecielo. la inseriamo nei percorsi “Into the Womb” e “Quell’uomo che è in te” perchè perfettamente integrata nei passaggi che stiamo vivendo nelle quarte tappe: fare spazio all’opera di Dio in noi, farsi chiamare per nome, lasciarsi amare da Figli. Inviati perchè amati, missionari perchè scelti, capaci perchè riempiti della Sua Grazia.
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la salute non esiste.
l’uomo è un essere in crescita, in evoluzione, dinamico, creato per il Cielo, per l’Amore che non delude.
il nostro essere, noi come persone, siamo immerse in una dinamica ritmica fra salute e malattia, oscilliamo tra queste due polarità che ci consentono di sperimentare le nostre risorse, che arricchiscono e approfondiscono il nostro essere su tutti i piani, come un richiamo continuo a fare esperienza che le nostre radici, la nostra risorsa fondamentale è in Gesù Cristo e nel Suo Amore incondizionato.
e allora, se mi ammalo, non sono solo un corpo da gestire, ma sono prima di tutto una persona da curare, un’anima da nutrire. posso sperimentare che le mie radici sono in Cielo, posso viverlo come un dono perchè sia che io guarisca sia che io muoia sono prima di tutto un figlio amato da Dio, amato da impazzire e questo è il senso delle cose. il senso più profondo delle cose è l’Amore libero, totalizzante e vero del nostro Padre. noi siamo qui per questo, per “nascere e lasciarci amare“, per scegliere di accogliere questo Amore.
la salute è un concetto utopico, disincarnato dall’uomo. non esiste perchè è una cristallizzazione statica, è come se noi volessimo fare di un fotogramma l’estensione a tutto un video. noi siamo molto di più del nostro stato di salute: puoi essere un malato terminale o un atleta al massimo della forma fisica, ma tu chi sei? Che occhio hai sulla tua vita? Che prospettiva e che sguardo hai? cosa te ne fai di quel fotogramma? Quell’etichetta non determina chi sei, il tuo valore…ti chiedo, piuttosto: cosa vuoi fare della tua unicità, del tuo essere irripetibile, necessario, sostanziale?
sano o santo? sano o salvato?
la verità è che ci dobbiamo confrontare con la morte. perchè altrimenti nella rincorsa verso la salute, spettro della paura, della sofferenza e della morte, viviamo da morti. siamo già morti, siamo un corpo morto. e, invece, è proprio questo modo di vivere che dobbiamo ribaltare: siate pronti, morite da vivi, vivete proiettati alla vita eterna, “siamo nati e non moriremo mai più“, questo è il punto. siamo nati per essere amati, per sentire questo Amore unico su di noi e raccontarlo agli altri: non c’è altro da fare se non viverlo e donarlo, raccontarlo perchè possa essere per tutti. in ognuno di noi c’è questa chiamata alla comunione.
Quindi noi siamo qui oggi a dire questo: la morte esiste, la malattia esiste, il dolore fa parte della vita, ma non ha né la prima né l’ultima parola su di noi. la vera parola su di noi è che siamo figli amati da morire, adesso. non se faremo, se saremo diversi, se siamo bravi, belli o buoni: siamo str***i amati e questa è la vera fine e il vero inizio.
noi siamo qui per dire che sì, a 25 anni ci è morto un figlio che abbiamo aspettato e desiderato, ma questa è solo una lettura superficiale e distorta della nostra storia. nel profondo siamo consolati perchè Samuele Giovanni è salito al Cielo da un Padre che lo ama infinitamente meglio di noi. Samuele ha fatto poma e sta insegnando anche a noi a fare centro. non possiamo tacervelo! Voi dovete sapere che Samuele è più vivo di noi, più felice di noi, gode già di quella gioia piena che è promessa a tutti noi. un Amore perfetto che cancella ogni paura.
non stiamo facendo la famiglia del Mulino Bianco. A noi manca tutti i giorni un figlio da vestire al mattino, da accompagnare a scuola, seduto a tavola o in macchina, ci manca la sua voce, il suo sorriso, toccarlo, abbracciarlo e pure sgridarlo. ma questo vuoto ci tiene sempre agganciati alla Verità, all’Amore, alla pienezza della Vita che non è qui su questa terra. e se voi quel vuoto lo riempite con i soldi, con lo shopping, con la salute, con il potere, con la vostra vetrina sociale…vi state riempiendo del nulla, di una bugia bella e buona e non farete spazio in voi alla Vita, all’Amore, alla Pienezza. Riempirete voi stessi di cose inutili che riempiranno lo spazio di quelle grandi, belle, che realizzano profondamente il vostro scopo su questa terra.
io quella sera potevo scegliere di essere la tomba della vita oppure il sepolcro della risurrezione. noi abbiamo scelto di fidarci del dolore e questo ci ha guidato alla vita vera. noi abbiamo lasciato che Gesù rotolasse via la pietra del nostro sepolcro e da quel giorno la Sua Luce illumina la nostra vita! Samuele Giovanni è davvero vivo fra noi, fa parte integrante della nostra famiglia e le scelte che stiamo facendo, un corpo mi hai dato, … ne sono il segno tangibile.
stiamoci in questo corpo che dono di Dio, non denaturalizziamoci! In quanto dono di Dio è un Mistero Divino! Stiamoci, ascoltiamolo, affidiamoci, lasciamolo parlare e ascolteremo di persona le parole della Vita!
Mery