Quanto spazio lascio al nuovo e quanto, invece, trattengo il vecchio?
Quanto spazio dò all’ascolto di me, della voce della mia coscienza, là dove Dio desidera parlarmi e quanto, invece, alle voci esterne a me?
Quanto lascio che gli altri definiscano ciò che è bene, giusto e vero per la mia vita e quanto, invece, lo lascio definire al Creatore?